È la vigilia di Barcolana52 la data scelta per presentare l’eco-percorso “Splastichiamo il mare”, l’itinerario di sensibilizzazione ambientale realizzato sul lungomare di Barcola da WWF Area Marina Protetta di Miramare con i fondi stanziati da Gruppo Hera ed EstEnergy che, proprio un anno fa, al termine della precedente edizione della regata, avevano “convertito” in denaro l’energia prodotta, pedalando in sella a speciali cyclette, dagli oltre 4.000 visitatori dello stand della multiutility.
“
Abbiamo scelto di presentare proprio oggi questo importante risultato - ha dichiarato il presidente della Barcolana Mitja Gialuz - perché oggi è il giorno in cui vogliamo tornare a parlare di ambiente e tutela dell’ambiente in Barcolana, e lo facciamo prima ancora che con i nostri comuni buoni propositi e il nostro comune impegno, con un risultato raggiunto. “Splastichiamo il mare” è un segno tangibile dell’impegno comune, operativo, diretto: è l’impegno di tante persone che porta a un risultato concreto, un eco-percorso sul litorale di Barcola che informa sui rischi delle plastiche, invita a comportamenti responsabili e a stare dalla parte del mare. Ringrazio il Gruppo Hera per l’impegno in Barcolana lo scorso anno, e per quello in questa edizione: si tratta di uno dei partner che per primi, quando ancora eravamo nei mesi di lockdown ci ha sostenuto nella scelta di lavorare per Barcolana52 superando le difficoltà organizzative e operative”.
L’ECO PERCORSO “SPLASTICHIAMO IL MARE” - L'iniziativa, che si inserisce nell’ambito di aMare FVG, il patto fra enti pubblici e privati della Regione FVG mirato alla salvaguardia e alla pulizia del mare, consiste in un itinerario di 16 pannelli collocati in altrettante “stazioni” tra il porticciolo di Barcola e le Scuderie di Miramare (sede del Biodiversitario Marino del WWF), animeranno quella che è forse la passeggiata più amata dai triestini ma anche dai tanti turisti che frequentano il capoluogo regionale: a ogni stazione, grazie a dei codici QR contenuti negli stessi pannelli, sarà possibile accedere ad informazioni sulle dimensioni dell’inquinamento degli oceani, sulla provenienza dei rifiuti, sugli effetti di macro e microplastiche su pesci, crostacei, uccelli, tartarughe e mammiferi marini, ma anche sui comportamenti virtuosi che ognuno di noi può adottare per preservare la salute del mare, e in ultima analisi la nostra, attraverso la riduzione dell’utilizzo di materiali plastici nella nostra quotidianità e una corretta gestione dei rifiuti.
E chi non avrà voglia o tempo di fermarsi a leggere gli approfondimenti, corredati da eloquenti fotografie ed infografiche, potrà continuare la passeggiata o la corsa sul lungomare attivando la versione audio, creata appositamente per l’eco-percorso.
“
Questo itinerario – ha commentato Maurizio Spoto, direttore dell’Area Marina Protetta di Miramare – ci consente di estendere la nostra azione di divulgazione e sensibilizzazione sul mare in spazi e contesti esterni alla riserva marina eppure simbolicamente vicini e al tempo stesso “sensibili” perché molto frequentati da tanti pubblici diversi, dai residenti ai turisti, dalle famiglie agli sportivi, dagli anziani ai giovani: da oggi, grazie a questo percorso, anche il lungomare barcolano diventa una sorta di aula a cielo aperto per la divulgazione sul mare e sui suoi delicati equilibri che dovremmo tutti impegnarci a rispettare e tutelare”.
Realizzato con il supporto del Comune di Trieste e sotto l’egida del progetto EcoFVG della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il progetto “Splastichiamo il mare” prevede anche ulteriori iniziative, tra le quali un calendario di interventi di pulizia di spiagge e fondali della costiera triestina, da attuare con il coinvolgimento di cittadini e associazioni subacquee: due le iniziative realizzate, nell’Area Marina Protetta di Miramare e nel porticciolo del Cedas a Barcola, altre - ricalendarizzate durante il lockdown - seguiranno entro la fine del 2020.
L’IMPEGNO DI GRUPPO HERA E ESTENERGY IN BARCOLANA52 - “Splastichiamo il mare” non è però l’unica iniziativa promossa da Gruppo Hera ed Estenergy per promuovere la sostenibilità. La multiutility e la sua società di vendita di energia elettrica e gas naturale, infatti, quest’anno saranno presenti alla “regata più grande del mondo” sia in acqua, con barca ed equipaggio, sia a terra, nel Villaggio Barcolana, con uno stand tutto dedicato all’uso efficiente delle risorse.
In una edizione rivoluzionata dalla pandemia, con una minore partecipazione di espositori e sponsor sulla terraferma e nuove regole e distanze da rispettare, Hera vuole ribadire l’importanza, per il futuro del pianeta e dei suoi abitanti, dell’impegno quotidiano di tutti a pesare sempre meno sull’ambiente. Una scelta che si può praticare anche nei piccoli gesti di ogni giorno, ma come?
Lo insegna l’ecogame “Una giornata leggera”, un percorso alla scoperta delle scelte più leggere sotto il profilo delle emissioni di anidride carbonica e del consumo di acqua ed energia, nelle varie fasi della giornata.
Chi visiterà lo spazio allestito da Gruppo Hera ed EstEnergy in piazza Unità d’Italia potrà giocare in tutta sicurezza, nel rispetto dei protocolli anti-Covid, e tentare di vincere una delle 5 mountain bike elettriche messe in palio per l’occasione. Chi preferirà invece partecipare senza muoversi da casa, potrà mettersi alla prova e tentare la fortuna anche online, grazie alla nuova versione interattiva del gioco, disponibile dal 8 al 31 ottobre all’indirizzo
unagiornataleggera.gruppohera.it. Un’occasione da non perdere per scoprire, giocando, come alleggerire la propria impronta energetica ed entrare nel mondo della mobilità sostenibile targata Hera.
“La sostenibilità è al centro delle scelte del Gruppo Hera, e con attività come quelle presentate oggi, in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030, diamo l’ennesima riprova della nostra attenzione verso un ecosistema, quello marino, che va assolutamente preservato – ha affermato
Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera –
Dal punto di vista industriale stiamo lavorando per rendere minimo l’impatto dei sistemi fognario-depurativi di nostra gestione, così da restituire al mare acque sempre più pulite. L’esempio più lampante di questo approccio è qui a Trieste, dove con il depuratore di Servola abbiamo realizzato e gestiamo una delle infrastrutture più all’avanguardia d’Europa.
La sfida, però, non riguarda solo le aziende o gli enti – ha concluso Venier -
ma noi tutti in qualità di cittadini. Siamo noi la prima causa dell’inquinamento dei mari ed è in primo luogo con un atteggiamento individuale più responsabile che potremo avere un ambiente marino sano e pulito”.