Daniela Accettella è tecnologo gruppo nave della Laura Bassi, vascello per la ricerca oceanografica dell’OGS, Istituto Nazionale di Oceanografica e di Geofisica Sperimentale. Laureata in fisica, il suo compito è quello di seguire la nave dal punto di vista della gestione della strumentazione scientifica. Si occupa di dati batimetrici, imposta la campagna di ricerca a seconda delle necessità dei ricercatori. Viene da un paesino dell’Abruzzo, e per lei l’OGS e Trieste sono sempre stati un obiettivo.
Dopo la campagna in Artico, nella prima parte dell’anno, ora Accettella si prepara per la campagna Antartica, in programma nei prossimi mesi, e sta lavorando al delicato setting delle strumentazioni e software di bordo, operazioni strategiche e delicate necessarie per raggiungere i risultati prefissati della campagna.
“Lavoro all’OGS da molti anni e in questa struttura, qui a Trieste, io credo che siamo molto avanti con la consapevolezza sui temi della gender equality. Penso che il retaggio del passato, la tradizione asburgica, abbiano lasciato una forte eredità in termini di uguaglianza di genere. Io sono abruzzese e la differenza con altri luoghi la percepisco. Questa cultura viene riflessa anche a bordo della nostra nave: c’è forte rispetto e questo ha sempre facilitato il mio ruolo sulla Explora prima e sulla Laura Bassi oggi. È un tema importante perché navighiamo per settimane in luoghi complessi, in condizioni a volte estreme”.
“Personalmente sono convinta che il rispetto sia alla base di tutto: se le persone rispettano le capacità intellettuali di ognuno è chiaro che si superano immediatamente le questioni di genere. Essere rispettosi delle competenze in un luogo di lavoro è la chiave per risolvere tutti i temi legati al genere. Un posto di lavoro che costruisce la propria cultura aziendale sul rispetto reciproco potrà davvero dirsi avanzato da questo punto di vista”.