LA REGATA PIÙ GRANDE DEL MONDO 
Trieste 1 - 12 Ottobre 2025
Barcolana - News13.09.24

Barcolana un mare di racconti compie sei anni

Anche in questa nuova edizione del Festival i lettori saranno invitati a imbarcarsi in un viaggio di carta tra terra e mare lungo quattro giornate. 
Tutti gli incontri si terranno da mercoledì 9 ottobre a sabato 12 nella sala del Magazzino delle Idee, in corso Cavour 2 a Trieste.
Organizzato come evento culturale nell’ambito delle manifestazioni che affiancano la Barcolana 56 presented by Generali, la regata triestina che richiama appassionati della vela da tutto il mondo la seconda domenica di ottobre, voluto dal presidente della Società Velica Barcola e Grignano Mitja Gialuz, ideato e diretto dal giornalista e scrittore Alessandro Mezzena Lona insieme a Nadia Dalle Vedove, con la preziosa collaborazione di Piero Zecchini e di tutto lo staff Barcolana, il Festival propone, nella sesta edizione, la presenza di una ventina tra le voci più apprezzate e originali della narrativa e dell’editoria contemporanea, con il contributo della Fondazione CRTrieste e del Comune di Trieste.

Viaggiando nel mare grande della letteratura, Un mare di racconti ha voluto costruire un ponte tra Trieste e il mondo. Nelle edizioni passate, il Festival ha portato in città grandi nomi del mondo letterario e culturale contemporaneo come Ian Brokken, Esther Kinsky, Stefano Mancuso, Bjorn Larsson, Stefania Auci, Frank Westerman, Romana Petri, Siri Jacobsen, Paolo Rumiz, Drago Jančar, Mauro Pagani, Anilda Ibrahimi, Carmine Abate, Catherine Poulain; maestri del cinema come Pupi Avati e Marco Risi; disegnatori apprezzati nel mondo come Lorenzo Mattotti, Chiara Rapaccini, Olimpia Zagnoli.

Prestigiosi anche i numerosi ospiti che animeranno le quattro giornate di Festival, anche quest’anno, nella sala del Magazzino delle Idee, in corso Cavour 2 a Trieste.

Si parte mercoledì 9 ottobre, alle 16.30, con quattro appuntamenti. Il primo è “Trieste nello specchio della Storia” con Marij Čuk che parlerà del suo nuovo romanzo “Foiba” (Mladika)
Ore 17.20 “Come un film”: Eleonora Vallone “Quante vite per una” (Castelvecchi).
Ore 18.10 “Uomo mangia uomo”: Ginevra Lamberti “Il pozzo vale più del tempo” (Marsilio).
Ore 19.00 “In viaggio con André”: André Aciman “Un’educazione sentimentale” (Guanda). Lo intervista Federica Manzon, finalista al Premio Campiello 2024 con “Alma” (Guanda).

Seconda giornata giovedì 10 ottobre: si parte alle ore 16.30 con il doppio incontro “Com’è profondo il mare”: Pietro Spirito “Storie sotto il mare” (Laterza) e Sara Rossini “Mamma e marinaia” (Il Frangente).
Ore 17.20 “Storie di donne e scrittura”: Federica Lauto “Marguerite mon amour” (Le Plurali) e Monika Zgustova “Sono Milena da Praga” (Elliot).
Ore 18.10 “Dalla Sicilia al Veneto”: Patrizia Laquidara “Ti ho vista ieri” (Neri Pozza-Beat).
Ore 19.00 “La realtà è irriverente”: Michele Masneri “Paradiso” (Adelphi).

Terza tornata di incontri venerdì 11 ottobre: il primo, alle 16.30, racconterà “Il mio Basaglia” con Alberta Basaglia e Giulietta Raccanelli “Le nuvole di Picasso” (Feltrinelli).
Ore 17.20 “Due passi nel buio”: Vanna Vinci “Viaggio notturno” (Sergio Bonelli Editore) e Francesca Diotallevi “L’ultimo mago” (Neri Pozza).
Ore 18.10 “La vita, che follia”: Viola Ardone “Grande meraviglia” (Einaudi).
Ore 19.00 “Sulle tracce del padre”: Emanuele Trevi “La casa del mago” (Ponte alle Grazie) finalista al Premio Campiello 2024.

Gran finale, sabato 12 ottobre, con altri quattro imperdibili incontri: alle 16.30 “Il fascino di Bisanzio”: Sonia Aggio “Nella stanza dell’imperatore” (Fazi) Premio Comisso 2024.
Ore 17.20 “Sguardi inquieti sul mondo”: Tullio Avoledo “I cani della pioggia” (Marsilio) e Francesco Ferracin “Feroce” (Linea Edizioni).
Ore 18.10 “L’impossibile mamma”: Antonio Franchini “Il fuoco che ti porti dentro” (Marsilio) finalista al Premio Campiello 2024.
Ore 19.00 “L’arte fermerà le guerre”: Priscilla Morris “Le farfalle di Sarajevo” (Neri Pozza).

Schede degli autori invitati

Marij Čuk, giornalista e scrittore, è stato redattore capo della sede Rai Friuli Venezia Giulia in lingua slovena. In “Foiba” (Mladika edizioni), come aveva già fatto nel precedente romanzo “Fiamme nere”, ripercorre uno dei momenti più tragici e dolorosi della storia di Trieste facendo convivere immaginazione e realtà, con uno stile che spesso si avvicina alla poesia.

Eleonora Vallone, attrice, figlia del grande Raf Vallone e di Elena Varzi, ha voluto raccontare in “Quante vite per una” (Castelvecchi) il suo percorso di ragazza, e poi donna e madre, cresciuta in una famiglia di attori e poi portata a confrontarsi con la realtà in maniera spesso dolorosa e tragica.

Ginevra Lamberti, una delle più interessanti voci della nuova narrativa italiana, al suo quarto romanzo “Il pozzo vale più del tempo” (Marsilio) porta il lettore in un mondo che sembra avere smarrito se stesso. E dove Dalia, la giovanissima protagonista, deve trovare un senso a quello che vive dopo aver subito un grave incidente.

André Aciman, scrittore egiziano naturalizzato americano, ha legato il suo nome a romanzi di grande successo come “Chiamami col tuo nome”, portato sul grande schermo da Luca Guadagnino. In “Un’educazione sentimentale” (Guanda), ripercorre la storia della sua famiglia di origine ebraica in fuga dall’Egitto verso Napoli, e poi Roma. A dialogare con lui sarà
Federica Manzon, finalista al Premio Campiello 2024 con “Alma” (Guanda), il romanzo ambientato tra Trieste e i Balcani.

Pietro Spirito, giornalista per molti anni nella redazione de “Il Piccolo” di Trieste, in “Storie sotto il mare” (Laterza) racconta vite di personaggi, spesso dimenticati, che, anche grazie a invenzioni straordinarie, hanno permesso all’uomo di esplorare il mondo che sta sotto i mari e gli oceani. Il libro si è classificato terzo al Premio Marincovich nella sezione Narrativa.

Sara Rossini, per vent’anni creatrice di tessuti stampati, ha reinventato ma propria vita trasferendo famiglia, con tre bambini, e casa a bordo di una barca. Lo racconta nel libro “Mamma & marinaia” (Il Frangente edizioni).

Federica Lauto, psicoterapeuta e scrittrice gradese che vive a Parigi, dopo avere esplorato la vita di Irène Nemirovsky dedica il suo nuovo romanzo a una delle grandi voci della letteratura francese: Marguerite Duras. “Marguerite mon amour” (le Plurali editore) è una biografia narrativa che rivive i luoghi dell’autrice de “L’amante” e “Una diga sul Pacifico”.

Monika Zgustova, scrittrice e traduttrice ceca attiva in Spagna, in “Sono Milena da Praga” (Elliot editore) ripercorre la storia di Milena Jesenská, giornalista, scrittrice e traduttrice praghese, per molti anni coinvolta in una relazione, soprattutto epistolare, con Franz Kafka. Entrata nel movimento di resistenza antinazista, morì nel lager di Ravensbrück il 7 maggio del 1944.

Patrizia Laquidara, nata in Sicilia ma da tanti anni residente in Veneto, musicista molto apprezzata anche al Festival di Sanremo, che ha vinto premi importanti come il Mia Martini, il Recanati e il Magna Grecia Award, ha debuttato come scrittrice con il romanzo Ti ho vista ieri” (Neri Pozza-Beat) in cui rivisita i personaggi, i riti, le memorie della sua famiglia sospesa tra il Sud e il Nord dell’Italia.

Michele Masneri, giornalista del “Foglio”, dopo “Steve Jobs non abita più qui” ha pubblicato con Adelphi un romanzo sorprendente, divertente e amaro: “Paradiso”, premiato con il Cortina 2024. Seguendo le tracce di un cronista free lance che deve intervistare un famoso regista, lo scrittore si immerge in un’Italia dove apparire conta più di essere.

Alberta Basaglia, figlia dello psichiatra Franco Basaglia e di Franca Ongaro, che hanno rivoluzionato il mondo dei manicomi fino a portarli alla chiusura con l’emanazione della legge 180, racconta, affiancata da Giulietta Raccanelli, veneziana, giornalista, la sua famiglia con uno sguardo lucido, affettuoso e del tutto inedito nella nuova edizione del libro “Le nuvole di Picasso” (Feltrinelli).

Vanna Vinci, cagliaritana con casa a Bologna, è senza dubbio la più talentuosa autrice di graphic novel in Italia. Con la quadrilogia “Viaggio notturno” (Sergio Bonelli editore) mette in scena nel suo romanzo disegnato una Bologna oscura, abitata da pittrici negromantiche e vampireschi antiquari.

Francesca Diotallevi, milanese, dopo l’esordio con il romanzo “Le stanze buie” ha ripercorso la vita della fotografa Vivian Maier in “Dai tuoi occhi solamente”. Ne “L’ultimo mago” (Neri Pozza) porta al centro della vita travagliata di uno sceneggiatore cinematografico l’arcana e ambigua figura del sensitivo torinese Gustavo Rol.

Viola Ardone, di professione insegnante di Italiano e Latino, ha ottenuto un grandissimo successo con romanzi come “Il treno dei bambini” e “Oliva Denaro”. “Grande meraviglia” (Einaudi) racconta il manicomio con gli occhi di Elba, che riesce a trasformare quel posto squallido e terribile in un luogo anche buffo. Fino a quando arriva lo psichiatra Fausto Meraviglia a tirarla fuori da lì, a trasformarla nella figlia che non ha avuto.

Emanuele Trevi, studioso di letteratura, critico letterario oltre che scrittore, ha vinto il Premio Strega 2021 con il romanzo “Due vite”. Ne “La casa del mago” (Ponte alle Grazie), finalista al Campiello 2024, ha voluto tracciare un ritratto molto personale e godibilissimo del padre, il grande psicanalista Mario Trevi. Intrecciando la propria vita a quella del suo personale, enigmatico e silenzioso “mago”.

Sonia Aggio, bibliotecaria di Rovigo laureata in Storia, ha conquistato subito critici e lettori con il romanzo d’esordio “Magnificat”. L’opera seconda, “Nella stanza dell’imperatore” (Fazi editore), è entrata nella dozzina di romanzi selezionati per lo Strega e ha vinto il Premio Comisso 2024. Con cura e amore, e una tensione narrativa sempre alta, ricostruisce un momento storico delicatissimo delle lotte di potere all’interno dell’Impero Bizantino.

Tullio Avoledo, scrittore di Pordenone, dopo l’esordio con “L’elenco telefonico di Atlantide” non ha smesso di stupire i lettori costruendo le sue distopie dal sapore noir. Ne “I cani della pioggia” (Marsilio) fa incontrare due personaggi già protagonisti di altri suoi libri: l’ex poliziotto, autore di gialli, Marco Ferrari e Sergio Stokar, ex sbirro di origine italiana. Sullo sfondo della storia tuonano i cannoni della guerra voluta da Putin.

Francesco Ferracin, veneziano, esperto di gastronomia e di germanistica, autore e produttore cinematografico, vive tra Berlino e Londra. Con il suo romanzo “Feroce” (Linea Edizioni) ha costruito un intreccio di storie elettrizzanti che tracciano un quadro del suo Veneto (e dell’Italia) impietoso e lucidissimo.

Antonio Franchini, storico editor di Mondadori prima e di Giunti poi, è nella cinquina di finalisti al Premio Campiello 2024 con il nuovo romanzo “Il fuoco che ti porti dentro” (Marsilio). In questo nuovo libro racconta la vita di Angela, una donna impossibile, una madre dal carattere d’inferno, che incarna a modo suo tutto i peccati capitali dell’Italia.

Priscilla Morris, è cresciuta a Londra trascorrendo molte delle estati della sua infanzia a Sarajevo, a cui la legano le origini della madre. “Le farfalle di Sarajevo” (Neri Pozza) è una lettera d’amore struggente, dolorosa ma anche piena di speranza, che racconta il terribile assedio della capitale multietnica delle Bosnia. E il grande coraggio della popolazione di credere che sarebbe stato possibile uscire da quell’incubo.
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