Il primo convegno sull’inclusività organizzato da Barcolana con Unicredit, la Società Triestina della vela, la Para Sailing Academy della FIV e World Sailing ha portato all’attenzione tanti temi e strumenti per migliorare l’inclusione negli sport acquatici a partire dal tema delle Para Olimpiadi. Al convegno di Trieste, World Sailing, la federazione internazionale della vela, ha fortemente ribadito il proprio impegno a riportare la vela tra gli sport paralimpici: “La vela è uno sport che non dovrebbe avere limiti. Il nostro obiettivo è riportarla nei Giochi Paralimpici, eliminando ogni ostacolo e creando opportunità per tutti. Su quella barca, ci devono essere tutti, con le loro fragilità e con i loro punti di forza”, ha dichiarato Hanna Stodel, Responsabile del settore Para Sailing per World Sailing. “Il nostro obiettivo – ha detto Mitja Gialuz, Presidente della Società Velica di Barcola e Grignano – era proprio quello di dare attenzione al tema delle paralimpiadi e lavorare tutti assieme per questo obiettivo. Questo convegno ha mostrato quanto ancora ci sia da fare e quanto tutti dobbiamo impegnarci per farlo, ma ha anche portato preziose testimonianze di inclusività attiva che sono una enorme fonte di ispirazione”. Tra i relatori anche il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Trieste, Alberto Maiolo, ha discusso le iniziative del Corpo per garantire la sicurezza nelle attività sportive per persone con disabilità, aggiungendo che “Dal 2002 abbiamo intrapreso un percorso di inclusione nella gestione delle emergenze, assicurandoci che ogni individuo, indipendentemente dalle sue capacità, possa partecipare in sicurezza a queste attività”.
L'intervento di Pınar Coşkuner Genç, Vice Presidente Eurosaf, ha poi illustrato come il Para Sailing, che inizialmente non era riconosciuto in Turchia, sia diventato un mezzo inclusivo per atleti di tutto il mondo. “La Para Sailing Academy – ha dichiarato invece il responsabile FIV del Para Sailing Fabio Colella - ha portato la vela in luoghi dove prima non era conosciuta, mettendo a disposizione le barche e i nostri mezzi per far provare questo sport a chi non aveva mai avuto questa opportunità. Non si tratta solo di gareggiare, ma di trasmettere valori e abbattere pregiudizi”.
L’evento ha visto anche la partecipazione di Renzo Chervatin, responsabile Sviluppo Territori Nord Est di Unicredit e partner della Barcolana Para Sailing, che ha evidenziato come lo sport possa essere un potente strumento di inclusione sociale. Chervatin ha sottolineato che Unicredit ha sempre sostenuto iniziative di questo genere, dichiarando: “Abbiamo firmato un accordo con la Federazione Italiana Vela per supportare i progetti legati al Para Sailing, perché crediamo fermamente che lo sport debba essere accessibile a tutti”.
Presenti anche le associazioni Pantathlon asd con il presidente Andrea Ceccotti, l’associazione Duino 45 con il presidente Dario Danese e la Tiliaventum di Lignano con Daniele Passoni, a raccontare l’impegno sportivo e sociale verso il territorio.
Il convegno ha incluso toccanti testimonianze di atleti paralimpici. Marco Frank, atleta di canottaggio che ha partecipato ai Giochi di Parigi 2024, ha raccontato la sua esperienza di rinascita sportiva dopo un grave incidente: “Dopo il mio incidente in moto, pensavo che non avrei mai più potuto vivere le sensazioni che il mare offre. Ma grazie al supporto dei Vigili del Fuoco e della Federazione, sono riuscito a tornare in barca e a raggiungere nuovi traguardi, inclusa la mia partecipazione ai Giochi di Parigi”.