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Trieste 1 - 12 Ottobre 2025
Barcolana - News10.10.25

Barcolana Sea Summit - conclusione con focus sull'innovazione subacquea

Ultima giornata del Barcolana Sea Summit, che ha ospitato due importanti incontri nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione in Piazza Unità.

Il primo panel, intitolato “Polo Nazionale della Dimensione Subacquea: il futuro dell’underwater economy tra ricerca e innovazione”, ha rappresentato un momento di confronto sullo sviluppo tecnologico e scientifico nel settore subacqueo, a un anno dall’adesione del Friuli Venezia Giulia al Polo Nazionale della Dimensione Subacquea (PNS).

Tra i partecipanti: l’Assessore regionale Alessia Rosolen, l’Ammiraglio Cristiano Nervi – Direttore del CSSN della Marina Militare Italiana e della Struttura Operativa del PNS, Gabriele Maria Cafaro – Executive Vice President Underwater Fincantieri, Massimo Cavaliere – Direttore generale della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, Ketty Segatti – Direttore dell’Unità operativa specialistica per ricerca, innovazione e fondi comunitari della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, e Giorgio Sulligoi dell’Università di Trieste.

A seguire, alle 11.30, l’incontro “Underwater: economia, difesa e salvaguardia” ha approfondito il ruolo strategico del settore subacqueo, evidenziando l’importanza di uno sviluppo sostenibile che contempli sicurezza, ricerca e tutela ambientale. Il dibattito ha visto la partecipazione della giornalista Donatella Bianchi e di personalità di spicco come la Senatrice Roberta Pinotti – Presidente della Fondazione del Polo Nazionale della Dimensione Subacquea, Jessica Battle – Senior Global Ocean Governance and Policy Expert del WWF, Paola Severino – Presidente della LUISS School of Law e della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, e Pierroberto Folgiero – Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri.

“La riflessione di oggi è stata a tutto tondo – ha riassunto il dibattito Donatella Bianchi - su quella che è la realtà dei grandi interessi nazionali e sovranazionali rispetto alle potenzialità dello sfruttamento e del valore degli abissi, dei fondali marini. Questo è un tema delicato, ma dal confronto di oggi è emerso che la sostenibilità non è un titolo, ma fa parte di un processo di ricerca, di sviluppo, di innovazione ed è anche al centro dell’attenzione giuridica per quello che sarà necessariamente uno sviluppo normativo atteso e necessario. Questo è stato un confronto importante per un paese che è circondato completamente dal Mediterraneo, un piccolo hotspot, non solo di biodiversità, ma anche di grandi interessi, un crocevia di connessioni e collegamenti e interessi invisibili che stanno là sotto, magari proprio sui fondali. Abbiamo fatto per tanti anni grandi battaglie per limitare la dispersione della plastica in natura e perché non finisse in mare. Adesso diventa centrale questo nuovo momento di attenzione. C’è una minaccia che è fatta di sicurezza, necessaria per le nostre infrastrutture sottomarine, ma è necessaria anche per la sopravvivenza delle specie più vulnerabili che abitano il nostro mare”.
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