LA REGATA PIÙ GRANDE DEL MONDO 
Trieste 1 - 12 Ottobre 2025
Barcolana - News03.10.25

Dove la passione incontra il mare: le storie "pop" della regata

Iscritti verso quota 1300. Ogni equipaggio porta con sé una storia diversa, un intreccio di amicizie, passioni e sogni che si incontrano a Trieste per dare vita alla magia della Barcolana.

Tra questi c’è quello di Roberto Gaetano, timoniere croato alla guida di Sea Dream, un Sun Odyssey 45 iscritto dal Jedrenje Charter Servis. La sua è una barca a noleggio, portata in regata per la prima volta, ma a renderla speciale è chi la compone: otto persone, sei nazionalità, un mosaico di amicizie vecchie e nuove. “Alcuni li conosco dai tempi del liceo, altri li ho incontrati solo negli ultimi anni” racconta Roberto. Molti fanno parte del Vienna International Sailing Club, il circolo velico delle Nazioni Unite a Vienna, dove lingue e culture diverse si fondono in un’unica passione per il mare. Roberto ha già partecipato a due Barcolane, la più memorabile la numero 50. Il team puntava a entrare nei primi mille e chiuse poco oltre il 1060° posto ma non era il risultato a contare, bensì "l’energia dello stare lì, insieme”.

Dal Nord Adriatico ci spostiamo in Spagna, con la storia di Marcelo Miniati, armatore e timoniere di Mon-Toi, un Dufour 500 iscritto dal Marina Vela. Insieme alla moglie, dal 2023 ha scelto di vivere a bordo: “Abbiamo comprato Mon-Toi per realizzare i nostri sogni: girare il mondo e trasformare la barca in un piccolo hotel galleggiante”. L’esperienza Barcolana, per loro, è una prima assoluta: “Vogliamo partecipare a questa regata epica, condividendo con amici di tutta Europa la passione per il mare. È il nostro modo di onorare davvero la frase gente di mare”. Per la coppia, la vittoria più grande sono le amicizie nate in barca: “legami forti, capaci di resistere al tempo e di ritrovarsi sempre, con la stessa gioia e lo stesso spirito di mare”.

E infine una storia tutta italiana: quella di Veleno III, un Jazz 27 che oggi per il Circolo Nautico Sambenedettese. Ricostruita a mano da Andrea Patacca insieme al padre Gilberto, l’imbarcazione rimase a lungo ferma in cantiere fino a quando, nel 2009, dopo la scomparsa del padre, Andrea decise di rimetterla in mare e di portarla alla Barcolana. Da allora, non ne hanno persa una: “Quella prima volta ci ha cambiati, da lì è nata la nostra ASD So Tutto di Te”. Nel 2021, la scomparsa improvvisa di Andrea ha segnato l’equipaggio, che però ha deciso di continuare a regatare per onorarne la memoria: oggi Veleno III corre ogni Barcolana con i suoi ex allievi come equipaggio. “Per noi la Barcolana è un modo per ricordare Andrea – raccontano – e per vivere quello spirito di amicizia e aggregazione che ci ha fatto innamorare di questa regata e di Trieste”.
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