Le storie “pop” della regata da Trieste, Svizzera e Germania
Superata la boa dei 1200 iscritti alla regata, numerose imbarcazioni stanno risalendo non solo l’Adriatico, ma anche il Mediterraneo per raggiungere Trieste in tempo per la regata: molti equipaggi di amici che vivono l’evento come la celebrazione della passione per il mare. Tante le storie da raccontare, come quella del tedesco Christoph Neumann del Mittelmeer Skipperclub, che con il suo Beneteau Oceanis 323 è alla sua ottava Barcolana, anche quest’anno in equipaggio misto, insieme alla moglie: “Possediamo questa barca da otto anni – racconta – la usiamo per andare in vacanza e per partecipare alla Barcolana. Per noi essere da soli in mare, circondati dalla festa è una bellissima cosa”.
È meravigliosa anche la storia di Stefano Macor, triestino del Diporto Nautico Sistiana:“Ho comprato l’Aramis, il Millenium 40 con cui partecipo alla Barcolana – racconta – pochi attimi prima che nascesse la mia seconda figlia: ho concluso la trattativa con il broker poco prima di entrare in sala parto. Lo scafo era abbandonato a Porto Cervo e con un gruppo di amici ho fatto il periplo d’Italia per portarla a Trieste”. In regata Stefano partecipa con un gruppo di amici: “Ci conosciamo da quando andavamo a scuola, nel tempo il gruppo è cresciuto, siamo tutti esperti e la Barcolana è la possibilità di incontrarci, facendo qualcosa che amiamo tutti”.
Oggi raccontiamo anche la storia dello svizzero Roger Mossier dello Yacht Club Ascona, che parteciperà alla Barcolana con il suo nuovo “Escape”, uno Seascape 27 piedi, che arriverà quindi a Trieste trainato da un’automobile dalle Alpi, come avviene per almeno una cinquantina di scafi da lago: “Ho questa barca da due anni – racconta – la uso per regate sul Lago Maggiore e finalmente ora è tempo di partecipare alla mitica Barcolana: sarà la prima edizione e la vivrò con un gruppo di amici”. Roger è un velista esperto, l’impresa che ha nel cuore e che meglio lo rappresenta come velisti è tutta inglese: “ho attraversato il Canale della Manica con un Imoca40, ero lo skipper, ed è la mia impresa epica”.