La saga dei Pelaschier
La storia dei Pelaschier inizia con Francesco, negli anni Venti, a Capodistria. Capostipite di una famiglia votata al mare, in tutti i suoi aspetti, dalla pesca alla vela, alleva tra i suoi sette figli Adelchi e Annibale, entrambi con particolare propensione per la vela. Subiscono, circa all'età di tre anni, tutti lo stesso trattamento, i figli di Francesco. Vengono semplicemente buttati in mare per imparare a nuotare, e poco dopo, solo qualche anno, messi in barca con un timone in mano, per imparare a veleggiare.
Il trattamento porterà i suoi frutti: nel 1939 Adelchi vincerà il suo primo titolo italiano in classe Dinghy, disputato a Capodistria. All'epoca la famiglia si era già trasferita a Monfalcone, e Adelchi telefonerà al padre, per informarlo. Seguiranno tanti successi, fino alle affermazioni olimpiche: tra il 1952 e il 1972, un componente della famiglia Pelaschier sarà sempre presente. Inizia Adelchi, nel 1952, in classe Finn; nel 1956 i due fratelli, Adelichi e Annibale, saranno contemporaneamente presenti in due classi diverse, Finn e Dragoni; nel 1964 sarà ancora Annibale a mantenere la tradizione di famiglia, sempre in classe Dragoni, per passare poi il testimone al nipote, figlio di Adelchi, Mauro, olimpionico in Finn nel 1969 e 1972.
Trasferitasi da Capodistria a Monfalcone, la famiglia Pellaschier abita il più vicino possibile al mare: la casa è attigua alla Società Velica Oscar Cosulich, così non c'è molto da aspettare per armare la barca e andare. Armare e uscire per regatare, velaggiare, ma anche andare a pesca, anche per posizionare, a bordo della storica Istria della Svoc, i campi di regata. Così Adelchi Pelaschier diventa noto tanto per le sue capacità agonistiche quanto per l'abilità nelle fritture di "pedoci", e per le raccolte di capelonghe, quando la marea nel Golfo di Panzano si abbassa.
Poi è il tempo di Mauro, che subisce lo stesso trattamento del padre: in acqua a tre anni, in barca a cinque. Adelchi dichiara pubblicamente di non interferire nella carriera velica del figlio, ma in molti ricordano i suoi fischi, e il figlio alle prime armi che puntuale virava.
Mauro Pelaschier è la storia di oggi, di una famiglia legata a doppio filo con Monfalcone e il Golfo di Panzano; è il timoniere di Azzurra, scelto da Cino Ricci per portare l'Italia in Coppa America, il velista che è riuscito a divulgare la vela in televisione.