Urania e la stirpe Spangaro
"Urania", per la gente di Barcola, è un nome storico, che richiama infinite, e singolari, storie di mare. Come quella volta che la barca è tornata da Sansego trainando una tartaruga marina, tenuta poi per giorni sottobordo, a mangiare insalata e cavoli degli orti di Monte Radio. O come quella volta che il suo skipper, e famiglia, sono arrivati ad Artatore con i paglioli che galleggiavano a causa di una maledetta perdita dello scafo, ma prima di sgottare l'acqua hanno fatto il bagno. O come la volta che Stelio Spangaro, l'armatore, stava per essere arrestato dalla polizia jugoslava cui si rifiutava di consegnare i documenti sostenendo di essere in acque italiane, perché per lui il trattato di pace di Parigi riguardava altri. O come quella volta, drammatica, in cui la barca è saltata in aria sul molo di Pirano, facendo rifornimento di benzina, e ancora oggi i medici si chiedono come Stelio abbia fatto a sopravvivere. Di "Urania" non ce n'è una sola. "Urania" è sempre stato il nome della barca di famiglia, dalla vecchia ex scialuppa di salvataggio alla passera saltata in aria. "Urania", con l'aggiunta, dannunziana, "del Carnaro". Fino all'ultima, che ha avuto l'onore di disputare l'Half Ton Cup. Ma quella del 1981 era ancora in legno, e correva la Barcolana nella categoria "Passere", frustrando, talora con successo, le velleità agonistiche "Nibbio". Certo per correre con l'obiettivo del primato di categoria bisognava apportare qualche ritocco. Così nell'81 ci pensa il capitano Sandro Chersi, che decide di sbarcare dall'"Urania" tutte le cose che Stelio, vivendo quasi sempre in barca, ha accumulato. Via quindi pagliolato, lettini, fornelli, cambusa (leggasi: vino), e via soprattutto circa 60 chili di arnesi, tra cui un tornio da legno, una morsa in ghisa e una chiave fissa da 38'.
La linea d'acqua sale di 22 centimetri. Anche Stelio, che ha la stazza da ex pugile un po' fuori allenamento, viene sbarcato per eccesso di peso, e con Chersi si imbarcano sua moglie Laura, Stefano (a tener alto l'onore della famiglia Spangaro) e Massimiliano Du Ban, detto "Gepo", che con i suoi capelli rossi, le lentiggini e l'alta statura sembra un irlandese doc. Con il "garbin" di quella domenica anche se a bordo fosse rimasta qualche bottiglia di vino in più non sarebbe stato un grande problema. "Urania" vola sulle onde, e vince la categoria. Il "Nibbio" resta lontano.