La barca fantasma
Se si dovesse scegliere una Barcolana perfetta, bisognerebbe andare al 2004: 1900 partiti, 1400 arrivati, scirocco da debole a medio. Un'edizione che qualcuno, il triestino Franco Ferluga, ricorderà come quella in cui riuscì per la prima volta a gabbare gli organizzatori, vincendo la sua personale riedizione del gioco a nascondino.
La storia comincia lontano, a bordo di una barca triestina, all'inizio di una regata estiva. Se ne va troppo presto, per un attacco di cuore, il velista Paolo Zlatich. E' dolore di una città di marinai, di una società come la Stv, che lo ha visto bambino, adolescente e uomo. Un dolore che si sublima nella creazione di una barca leggera e velocissima, battezzata "4 Paolo". Tutti la conoscono, 4 Paolo, a Trieste. Tanto veloce e unica, ma poco adatta a partecipare alla Barcolana per questioni di sicurezza: è troppo estrema. E' per questo che ogni anno, gli stazzatori della Società velica di Barcola e Grignano, all'apertura delle iscrizioni, aprono la caccia a uno scafo che, tecnicamente, alla Barcolana non può partecipare senza i dovuti accorgimenti di sicurezza. Il risultato della ricerca prosegue ad anni alterni, ma nel 2004 il timoniere e noto velista triestino Franco Ferluga inventa una soluzione originale: lascia la barca uguale, salvo qualche modifica "di facciata", ma cambia, semplicemente, nome. 4 Paolo diventa così "La Marta", e vince di categoria. 1 a 0 per Franco Ferluga, ma il trucchetto è ormai svelato, perché i velisti non resistono a festeggiare sotto falso nome!