LA REGATA PIÙ GRANDE DEL MONDO 
Trieste 1 - 12 Ottobre 2025
1999
Vincitore: 
Cilenti
Vento: 
Bonaccia
Partecipanti: 
1864
La storia dell'Angelo Rosso
Nella natia Rovigo il profumo di salsedine arrivava solo con lo scirocco, frammisto a quello del granoturco e delle lunghe distese di girasoli. Eppure, fin da piccolo, Angelo Crivellaro ha avuto una strana passione per il mare. Voglia inconscia, forse, di superare l'orizzonte della campagna, e di portarsi oltre il nastro dell'autostrada, verso est, dove tutte le mattine sorge il sole, e prima di calarsi dietro gli Appennini rischiara la distesa del mare, che Angelo ha abbracciato a Trieste, appena fatta la curva che da Sistiana porta in città, sulla costiera. Da quell'incontro alla prima barca il passo è breve, il suo Meteor, "Barone Rosso", disputa tutte le regate in golfo, e lo skipper fa esperienza. Tanta, tra bonacce e "neverini", bora scura e il sorriso del maestrale.

Poi arriva un'altra barca, "Amaranta", sempre rossa di scafo, che per esigenze di sponsorizzazione diventa anche "Amuchina". Una barca che si fa onore ai campionati italiani, alla settimana velica, nelle regate in tutto l'Alto Adriatico. E alla fine (e non poteva non essere così), l'acquisto di uno scafo di avanguardia, "Angelo Rosso", pensato e disegnato da Felci per vincere. Quante vittorie assolute e di categoria? Quanti duelli con il rivale e quasi simile "Trappola"? E' cronaca, è storia, degli ultimi dieci anni. Che si conclude con una delusione grande. La mancata vittoria in Barcolana, in una domenica in cui il vento si fa attendere a lungo, e "Angelo Rosso" fa quasi il miracolo: a venti metri dal traguardo è davanti a tutti. Peter Podunovac al timone non batte ciglio, Mauro Parladori alla tattica cerca invano un refolo di vento. Passa un elicottero e tre grandi barche trovano un'alito di brezza. Passa anche un motoscafo, e "Angelo Rosso" viene fermato da un'onda "anomala". Sfuma la vittoria: clamorosa, agognata, sognata. Che fare dopo una delusione così? Vendere l'"Angelo", che resta rosso di colore e va a vincere con il nome di "Kodak" la prima Fiumanka, e comperarsi una barca da crociera, in cui finalmente, con i "neverini", si può stare in baia, o all'ormeggio nei marina.

Non è una giornata fortunata, quella segnata sul calendario con la data dell'11 ottobre 1999. Il primo arrivato al traguardo, "Riviera di Rimini", portata da Paolo Cian, viene protestato per un'asserita mancata precedenza da "Tuttatrieste". La Giuria internazionale va in Australia, per la revisione del Regolamento Isaf. Carte e polemiche si trascinano per oltre un mese. Poi la sentenza: "Riviera di Rimini" non ha dato la dovuta precedenza, "Tuttatrieste" non ha le carte in regola per navigare, vince "@driacom"di Cilenti. Nessuno bada al dramma di Crivellaro, al volo del suo "Angelo" cui la sorte ha tarpato le ali.
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