La barcolana color fuxia
Equipaggi femminili in Barcolana. Ecco un bel tema, che corrisponde un po' a cercare un ago in un pagliaio, perché i team tutti rosa si contano sulla punta delle dita. Dalle storiche edizioni in cui le accanite veliste triestine (senza velleità di citarle tutte, ma honoris causa: Paola Storici, Flavia Bottaro, Marina Simoni, Rossella Bianchi prima delle altre) hanno lasciato il segno, fino alla bellissima esperienza delle Stelle Olimpiche, un equipaggio composto da donne che hanno partecipato alle olimpiadi nelle più svariate discipline, capitanate dalla triestina Larissa Nevierov, la Barcolana assume, ogni tanto, anche qualche tono di rosa.
Il tono del 2009 è, decisamente, fuxia. E si deve a una inossidabile skipper e timoniere di Pesaro Francesca Flamini, che da almeno vent'anni percorre l'Adriatico e partecipa a regate d'altura con scafi per lo più di grande dimensione. E nel 2009, Francesca (che ha due figli che all'epoca hanno 11 e 14 anni, lasciati a casa alle amorevoli cure del padre, abituato alle navigazioni della moglie), chiude la sua Barcolana di gloria e di Bora in 49.a posizione, al timone di uno scafo maxi, Chica Boba Magnum, ridipinto, appunto, di fuxia e blu.
Impossibile non vederle in acqua e a terra, e non avvistarle durante il trasferimento da Pesaro: le "chica bobe", come affettuosamente vengono chiamate dagli organizzatori, sono infatti ben 18, tutte allieve della skipper Flamini, tutte coinvolte anche nel trasferimento della grande barca la settimana prima della Barcolana. Un team rosa che ammette, tuttavia, una sola eccezione: Chica Boba Magnum, infatti, tollera a bordo un solo uomo, il comandante Michele Cinquepalmi. Beato tra le donne. O no?