La vela diventa popolare
Come sia nata, a Trieste, la passione per la vela, come sia accaduto che Trieste, pur città non ricca detenesse il record di imbarcazioni rispetto al numero di abitanti, non è dato sapere. Molte le leggende metropolitane, a partire da quella, romantica, che le regate da queste parti siano nate per dovere di competizione, legate strettamente alla rapida consegna del pescato a terra, per ottenere i prezzi migliori, e chi ultimo arriva meno guardagna. Storie del millesettecento, cose vecchie.
Quel che è certo, è che la recente passione per la vela, quella nata negli anni Ottanta, arriva direttamente dal coinvolgimento dell'Italia in Coppa America. Il 1983 è l'anno di Azzurra. La faccia di Mauro Pelaschier, monfalconese, appare, assieme a quella di Cino Ricci, più o meno da per tutto: anche sui quaderni delle elementari, quelli a righe e a quadretti. La copertina rigida è bianca, la firma inconfondibile di Cino Ricci è blu, e due principali protagonisti di Azzurra, il cuore e la mente, l'anima e la strategia, sono ritratti mentre si affannano nel pozzetto del 12 metri stazza internazionale.
Chi ama la vela, e negli anni Ottanta va ancora a scuola, può solo sognare, tra un compito di matematica e uno di italiano, di trovarsi gomito a gomito con Cino Ricci e Mauro Pelaschier. Gli armatori, che all'epoca affollano la Barcolana, invece, hanno la possibilità di farlo per davvero. Nel 1983, quando la passione per la vela dilaga, quando Azzurra vincerà 25 delle 49 regate disputate, in Barcolana gli scafi superano quota 500 iscritti. E' un successo clamoroso, per una regata degli anni Ottanta, e a Barcola si ringrazia Azzurra, e Mauro Pelaschier, che da ottimo amante della Barcolana non manca occasione per promuovere la regata triestina. La vela, in un solo anno, diventa uno sport meno elitario, cosa che, precedentemente, accadeva solo una volta all'anno, e solo a Trieste.
Se nel 1983 Azzurra inventa il merchandising della vela, con gli oggetti che ricordano la sfida, anche la Barcolana non si fa sorprendere. Si evolve, infatti, il bando di regata e la realizzazione del manifesto, che con mesi di anticipo viene inviato ai circoli italiani ed esteri, per annunciare la regata. Il ritrovare manifesti della Barcolana nei posti più disparati, e ritrarsi in foto vicino a loro, è uno degli sport preferiti dei soci della Svbg in vacanza lungo la Dalmazia.