Sua Maestà Il Cicio
Lui non è uno che abbia mai avuto timori riverenziali. "Lui" si chiama Livio Lonzar, che quando lavorava in Porto tutti chiamavano Gesù Bambino perché era l'unico, o quasi, che non bestemmiava mai. Alla fine della carriera entra nel mondo della vela e comincia a far regate e crociere con una storica deriva veneziana, il "Raffica III".
A forza di andar per mare qualche incidente accade a tutti, e anche a Livio capita di ricevere la famosa Coppa del Cicio, assegnata tutti gli anni al protagonista della disavventura nautica più singolare, all'insegna dell'adagio popolare "Cicio no xe per barca". Chi riceve la Coppa tende a far dimenticare l'incidente, ma Livio no, se ne fa un vanto, e da anni ormai tutti lo chiamano con lo pseudonimo di "Cicio". "Cicio" sì, ma bravo marinaio, tanto che riesce a vincere anche una bellissima "Romantica"(regata riservata ad equipaggi formati da un uomo e una donna), dimostrando che sa come destreggiarsi tra boe e salti di vento. Si destreggia bene anche in quella domenica in cui lo scirocco rotola onde lunghe dalla bassa Dalmazia, e in regata ci sono fior di campioni, a cominciare da Cino Ricci reduce dalla Coppa America, che presenta il suo "Verdone" con a prua un altro dell'equipaggio di "Azzurra", Fabio Apollonio.
Prima della partenza quasi tutti tengono il bordo con mure a sinistra in attesa del segnale di via, ma "Cicio" no. Lui decide di fare il contrario, e parte dalla boa di Miramare con mure a destra per percorrere tutta la linea di partenza. A metà incrocia il "Moro di Venezia" al cui timone c'è Tiziano Nava, cui si rizzano i capelli sulla testa nel vedere un barchino di otto metri cui deve dar precedenza, e se fa la necessaria virata rischia di affondare mezza dozzina delle barche che gli stanno intorno. Fatto il calcolo dei rischi, Nava decide di non dare acqua al "Cicio", che deve virare, e preannuncia una protesta in termini non proprio consoni ad un ex Gesù Bambino.
Con quel vento, quel mare, quell'equipaggio, il "Moro di Venezia" vince alla grande, battendo anche il record del percorso: un'ora e 48 minuti. Grande esultanza a bordo, grande orgoglio degli organizzatori, la cui regata è nobilitata da barche come il "Moro".
Ma poi arriva il "Cicio" con la sua protesta, insensibile ai richiami di chi tenta di convincerlo a non rovinare la festa. La Giuria si riunisce il martedì. Raoul Gardini spedisce Tiziano Nava in elicottero fino all'aeroporto di Prosecco, e da lì' una Mercedes lo accompagna nella Sede della Svbg, a Barcola. Al bar sociale incontra il "Cicio", assistito dal cap. Sandro Chersi, che cerca di sistemare le cose per via extragiudiziale. Al bar sociale il vino è buono, "Cicio" si ricorda di essere stato Gesù Bambino, la protesta finisce in un cassetto, il "Moro di Venezia" mantiene la sua meritata vittoria.